Ripetizione dell’anno scolastico: Genitori ricorrono al Tar per figlia promossa (età target 25-60)

Una coppia di genitori del Trentino ha deciso di presentare un ricorso al Tar per chiedere che la loro figlia, iscritta alle scuole elementari, sia bocciata. Questa richiesta insolita è stata fatta per motivi particolari legati alla salute della bambina.

I genitori hanno deciso di prendere questa decisione per il bene della loro figlia, al fine di permetterle di studiare in modo più sereno in un istituto ritenuto più adatto a lei. L’avvocato dei coniugi, Patrizia Corona, ha presentato il ricorso, sostenendo che questa scelta sarebbe stata migliore per la bambina.

Inizialmente, la richiesta di annullare la promozione della bambina, stabilita dal consiglio di classe alla fine dell’anno scolastico precedente, era stata presentata alla dirigente dell’istituto in cui la bambina era iscritta. Questa richiesta era motivata dalle difficoltà che la bambina aveva incontrato durante l’anno scolastico a causa della sua situazione di salute. I genitori avevano anche allegato una relazione di una psicoterapeuta a sostegno delle loro ragioni.

Nonostante ciò, gli insegnanti avevano già deciso di promuovere la bambina, poiché era riuscita a stare al passo con i suoi compagni e aveva ottenuto una valutazione positiva complessiva. La dirigente scolastica si era quindi opposta a una nuova convocazione del consiglio di classe per riesaminare il caso. Di conseguenza, i genitori hanno deciso di fare ricorso al Tar.

Il giudice ha accolto la richiesta dei genitori in via cautelare, sospendendo la promozione della bambina prima dell’inizio delle lezioni. La discussione sul caso è stata rinviata al prossimo 28 settembre. Secondo il magistrato, la decisione di promuovere la bambina era viziata da un eccesso di potere e da una distorsione dei fatti, in quanto non erano state prese in considerazione le ragioni dei genitori. La sospensione della promozione è stata adottata con urgenza per consentire alla bambina di iniziare un nuovo percorso scolastico ritenuto più adatto alla sua situazione personale.

In conclusione, questa coppia di genitori ha deciso di fare ricorso al Tar per chiedere che la loro figlia sia bocciata. La richiesta è stata fatta per motivi legati alla salute della bambina e al desiderio di permetterle di studiare in un istituto più adatto a lei. Il giudice ha accolto la richiesta in via cautelare, sospendendo la promozione della bambina e rinviando la discussione al prossimo 28 settembre.

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