Rischio di guerra tra Nagorno, Azerbaigian e Armenia: il ruolo della Russia
L’Azerbaigian ha attaccato il Nagorno Karabakh, una regione contesa con l’Armenia, provocando una altissima tensione tra i due paesi. La Russia, che in passato era vicina all’Armenia, si trova ora costretta a disinteressarsi parzialmente del conflitto a causa della situazione in Ucraina. Le ultime notizie di oggi, con l’offensiva dell’Azerbaigian, hanno spinto Mosca a prendere posizione. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha annunciato che potrebbero esserci contatti tra i leader russo, azero e armeno per risolvere la situazione. La Russia vede un’opportunità per un accordo di pace tra Baku ed Erevan attraverso l’attuazione degli accordi già esistenti. Il Cremlino ha chiesto la fine dei combattimenti e ha esortato entrambe le parti a tornare alla soluzione politica e diplomatica. Dmitry Medvedev, ex presidente russo e attuale vice presidente del Consiglio di sicurezza della Federazione russa, ha inviato un messaggio al premier armeno Pashynian, sottolineando che le azioni sono più importanti delle biografie. Medvedev ha anche criticato le scelte di Pashynian, che secondo lui ha incolpato la Russia per la sua sconfitta e ha flirtato con la NATO.