Rischio di un nuovo incidente nucleare a Zaporizhzhia: Tajani chiede il sostegno dell’Italia all’Ucraina
Il governo italiano, guidato dal primo ministro Giorgia Meloni, ha espresso chiaramente la sua posizione sull’aggressione russa all’Ucraina. L’Italia si schiera a favore dell’Ucraina, un popolo che sta lottando per difendere la propria libertà e sovranità. Le conseguenze di questa guerra si riflettono anche sul nostro paese, con una crisi energetica, un aumento dei prezzi delle materie prime, l’inflazione e un aumento dei rifugiati. In particolare, stiamo affrontando una crescente pressione migratoria dall’Africa verso l’Italia, aggravata dalla crisi alimentare causata dal blocco dei cereali da parte della Russia.
Nonostante queste difficoltà, la comunità internazionale non si è arresa. Vogliamo una pace giusta per l’Ucraina, perché solo la pace può portare libertà al popolo ucraino. Il presidente Volodymyr Zelenskyj e il popolo ucraino sanno che possono contare sull’Italia. Il ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani ha illustrato tre punti prioritari per il governo italiano.
Primo, siamo molto preoccupati per la situazione di sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Dobbiamo sostenere gli sforzi del direttore dell’agenzia nucleare dell’Aiea, Rafael Grossi. Il rischio di un altro disastro come Chernobyl è molto alto.
Secondo, l’Italia condanna fermamente la decisione della Russia di porre fine all’Iniziativa sui cereali del Mar Nero. Questa decisione ha messo in pericolo la vita di milioni di persone in Africa, ha causato insicurezza alimentare e ha costretto molte persone a lasciare le proprie terre, contribuendo alle tragedie nel Mediterraneo.
Terzo, l’Italia sostiene l’iniziativa del Vaticano per lo scambio di detenuti, al fine di consentire ai giovani bambini ucraini di tornare alle loro famiglie. La ricostruzione dell’Ucraina sarà una delle massime priorità della presidenza italiana del G7 l’anno prossimo. L’Italia sarà in prima linea nella ricostruzione dei siti religiosi danneggiati, come la cattedrale di Odessa.
Inoltre, il governo italiano ritiene che sia necessario rivedere il funzionamento del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. È necessario che il Consiglio sia più giusto, rappresentativo e inclusivo, dando più possibilità di partecipazione all’Africa, all’Asia, all’America Latina e agli Stati insulari, senza creare nuove gerarchie e privilegi.
L’Italia lotterà sempre per la pace e sarà pronta a fare la sua parte ovunque sia necessario.