Ryanair vs ENAC: La polemica sui prezzi dei voli e dei biglietti aerei
Ryanair ha sollevato delle critiche nei confronti dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC) e ha chiesto le dimissioni del suo presidente, Pierluigi Di Palma. Secondo la compagnia aerea irlandese, l’ENAC avrebbe presentato un rapporto errato al governo italiano riguardo ai prezzi dei biglietti aerei, inducendo così l’esecutivo in errore.
In una nota ufficiale, Ryanair ha evidenziato diversi errori presenti nel rapporto dell’ENAC, tra cui affermazioni false riguardanti biglietti aerei inesistenti venduti a 1.000 euro, algoritmi inesistenti relativi a telefoni cellulari, geolocalizzazioni o browser Internet, e affermazioni false riguardanti regimi di oligopolio nel mercato italiano.
La compagnia aerea ritiene inaccettabile che il presidente dell’ENAC non abbia spiegato in modo preciso al Ministro Urso il diritto comunitario (Reg. 1008/2008), che garantisce a tutte le compagnie aeree la libertà di determinare i prezzi dei biglietti non solo in Italia, ma in tutta Europa. Ryanair sostiene che il decreto illegale del Ministro Urso comporterà un aumento delle tariffe aeree sulle rotte verso la Sicilia e la Sardegna, riducendo così la capacità di viaggio.
La compagnia aerea ha anche criticato le dichiarazioni di Di Palma, che ha erroneamente affermato l’esistenza di un “oligopolio” nel settore dell’aviazione in Italia. Ryanair ha sottolineato che tali commenti dimostrano la scarsa conoscenza del presidente dell’ENAC riguardo alla gestione delle compagnie aeree.
Ryanair ha sempre sostenuto che la libertà di determinare i prezzi dei biglietti aerei è fondamentale per garantire una concorrenza sana e un’offerta di voli accessibile a tutti i passeggeri. La compagnia ha affermato che continuerà a lottare per difendere questo diritto e per garantire tariffe aeree convenienti per i viaggiatori.
In conclusione, Ryanair ha sollevato delle critiche nei confronti dell’ENAC e ha chiesto le dimissioni del suo presidente, sostenendo che il rapporto presentato dall’ente al governo italiano conteneva informazioni errate sui prezzi dei biglietti aerei. La compagnia ha sottolineato l’importanza della libertà di determinare i prezzi dei biglietti per garantire una concorrenza sana e tariffe aeree convenienti per i passeggeri.
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