Scandalo Real Madrid: Parola di una ragazza del video, nessun senso di colpa

Il caso che ha coinvolto quattro giovani giocatori delle giovanili del Real Madrid, accusati di aver diffuso video compromettenti delle loro coetanee senza il loro consenso, continua a far discutere in Spagna. Due ragazze che sono state coinvolte nella vicenda hanno deciso di rompere il silenzio e hanno parlato con As, senza rivelare le loro identità, per raccontare cosa è successo il 15 giugno scorso e nelle settimane successive.

Le ragazze hanno spiegato che quella sera si sono appartate con tre dei calciatori in una zona tendeggiata e hanno iniziato a flirtare. Una quarta persona era in piscina e non c’entrava nulla con l’accaduto. Una delle ragazze ha notato che uno dei ragazzi aveva il telefono in mano, ma non ci ha fatto troppo caso. Successivamente, parlando tra di loro, hanno iniziato a sospettare che stessero registrando. A quel punto, uno dei calciatori ha rimproverato gli altri due per quello che avevano fatto. Le ragazze hanno chiesto loro di cancellare i video e di farlo davanti a loro. I ragazzi hanno mostrato loro cinque video, ma è chiaro che nel frattempo avevano già inviato i video a qualcun altro.

Ad agosto, le ragazze hanno scoperto che il fidanzato di una delle loro amiche conosceva i calciatori e aveva visto i video che erano ancora presenti nei loro telefoni. Inizialmente, hanno deciso di non dire nulla perché il fidanzato le aveva pregate di non denunciarli. Tuttavia, quando una delle ragazze, ancora minorenne, ha parlato della situazione con sua madre, hanno deciso di denunciare tutto quel giorno stesso.

Le ragazze non hanno più avuto contatti con i ragazzi e quando si sono recate alla Guardia Civil per mostrare uno di loro, si sono resi conto che li aveva bloccate su tutti i social media. Le ragazze hanno sottolineato che molte persone sui social media parlano senza sapere la verità, affermando di aver visto il video e sostenendo che loro erano contente di essere state registrate. Tuttavia, le ragazze ribadiscono che una cosa è pensare che non importi se vengono registrate in quel momento, mentre un’altra cosa molto diversa è che le persone decidano di diffondere i video loro e delle loro amiche senza il loro consenso. Pertanto, la colpa è unicamente dei ragazzi, perché hanno registrato e diffuso i video. Le ragazze affermano che nessuno riuscirà a farle sentire in colpa, perché la colpa è dei ragazzi che hanno commesso questo atto, e secondo la legge devono essere condannati.

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