Scatizzi (chirurghi) parla delle cause legali nel settore della sanità: il Governo sta agendo

La chirurgia è una delle discipline più soggette a denunce e risarcimenti, un problema che ci tormenta da molto tempo. Finalmente il governo Meloni sta iniziando ad ascoltarci, speriamo che presto ci darà anche delle risposte. Noi siamo pronti, abbiamo già proposto alcune modifiche legislative tramite una nostra commissione. Vogliamo stare al passo con gli sviluppi. I giovani chirurghi meritano di lavorare con tranquillità quando si trovano in sala operatoria.

Lo ha detto Marco Scatizzi, presidente dell’Associazione chirurghi ospedalieri italiani (Acoi), durante il 41° Congresso nazionale Acoi dal titolo ‘Una sfida capitale’, che si sta tenendo al Centro congressi La Nuvola dell’Eur a Roma.

Tra i temi al centro dei lavori, ci sono il recupero delle liste d’attesa, le opportunità offerte dall’innovazione tecnologica, l’età degli strumenti presenti negli ospedali, la formazione dei futuri chirurghi e il problema delle infezioni che si verificano dopo un intervento chirurgico. In Italia, ogni anno ci sono 500.000 infezioni correlate all’assistenza, il 14% delle quali colpiscono il sito chirurgico, ha spiegato Scatizzi. Le infezioni ospedaliere rappresentano una vera pandemia e noi siamo sempre in prima linea per combatterle. Come Acoi, abbiamo promosso delle campagne formative in diverse regioni italiane, anche in collaborazione con aziende come Johnson & Johnson. Il nostro obiettivo è controllare il numero di queste infezioni, iniziando a lavorare sulla preparazione del campo operatorio. Ad esempio, è fondamentale che la temperatura sia di 18 gradi, mentre a volte riscontriamo 26 gradi. Inoltre, è importante preoccuparsi della diffusione dei microbi negli ospedali, un problema di cui le istituzioni dovrebbero occuparsi.

Scatizzi non ha dubbi sul contributo che le società scientifiche possono dare per migliorare i processi di auditing clinico. “Siamo assolutamente favorevoli all’auditing per capire cosa stiamo facendo e cosa abbiamo fatto per migliorare. In questo senso, il protocollo Eras (Enhanced Recovery After Surgery) si propone di informare e monitorare il paziente, garantendo un recupero ottimale dopo un intervento chirurgico e il ritorno precoce e sicuro alle attività quotidiane”, ha concluso.

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