Sentenza: Francesca Pascale non diffamò Matteo Salvini per il finto tweet

Francesca Pascale è stata assolta dal tribunale di Lecco dall’accusa di diffamazione nei confronti di Matteo Salvini. Il 21 gennaio 2021, Pascale aveva pubblicato su Instagram un tweet falso attribuito al leader della Lega, in cui si insultavano i meridionali e gli africani definendoli “fannulloni” e “gente senza cultura del lavoro”. Nel post, Pascale aveva aggiunto un commento ironico: “Piuttosto voterò Paperino”. Salvini aveva quindi querelato Pascale, che all’epoca viveva in una villa a Casatenovo, in provincia di Lecco. Gli avvocati di Pascale hanno sostenuto che il post fosse stato condiviso in buona fede, poiché si credeva che fosse effettivamente di Salvini, invocando il diritto alla critica politica. L’avvocato di Salvini aveva invece chiesto che fosse riconosciuta una responsabilità per quel giudizio. Pascale aveva anche proposto un accordo, che però è stato negato dalla controparte. Il pm aveva richiesto per l’ex compagna di Berlusconi una multa di 2.500 euro. Oggi, 26 settembre, la giudice Martina Beggio ha deciso di assolvere Pascale.

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