Sgarbi risponde alle accuse sulle consulenze: “Sono false, denuncerò tutti”
Il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi ha definito falsa l’intervista a Gennaro Sangiuliano pubblicata da Il Fatto quotidiano e ha annunciato di voler denunciare tutti. Nonostante non ci sia stata una smentita ufficiale da parte del ministro Sangiuliano, Sgarbi ha dichiarato di non credere a quanto scritto nell’intervista, sottolineando che i rapporti tra lui e il ministro sono buoni. Ha contestato inoltre il passaggio in cui Sangiuliano afferma di evitare Sgarbi, ricordando che è stato proprio il ministro a inviarlo a Bologna per occuparsi delle condizioni statiche della Torre Garisenda. Rispondendo alle richieste di dimissioni avanzate dall’opposizione, Sgarbi ha ribadito di non avere motivo di dimettersi in quanto ha sempre fatto il suo dovere. Ha poi spiegato che un ex collaboratore avrebbe avuto accesso al suo computer e inviato informazioni riservate ai vertici del ministero, a Palazzo Chigi e alla stampa, annunciando di voler querelare alla Polizia postale. Riguardo alla sua attività extra politica e al denunciato debito con l’Agenzia delle Entrate, Sgarbi ha dichiarato di aver agito nel rispetto delle regole e che chiarirà la situazione. Nel frattempo, il ministro Sangiuliano ha comunicato di aver inviato una segnalazione all’Antitrust riguardo alle presunte consulenze d’oro di Sgarbi durante il suo incarico. L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha confermato l’avvio dell’esame della documentazione inviata. Il governo sta decidendo di approfondire la posizione di Sgarbi e la Procura di Roma ha aperto un fascicolo per il presunto mancato pagamento del critico d’arte all’Agenzia delle Entrate. Entrambi questi casi sono stati attenzionati dalla presidente del Consiglio e saranno oggetto di approfondimento da parte del governo.