Sicurezza e salute nel porto di Civitavecchia: accordo tra INAIL, MIT e ADSP MTCS
Oggi è stato firmato il protocollo nazionale per contrastare i rischi legati alle attività portuali. L’accordo coinvolge il Porto di Civitavecchia, l’Inail, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e l’Associazione Porti italiani (Assoporti). L’obiettivo è trovare un equilibrio tra le esigenze della produzione e le condizioni ottimali di salute e sicurezza.
Secondo il direttore regionale Inail Lazio, Domenico Princigalli, il protocollo cerca di aumentare le condizioni di salute e sicurezza nelle aree portuali. Le principali sfide riguardano la movimentazione di merci, le attività di magazzino, la conduzione di mezzi pesanti e la movimentazione di macchine e mezzi operativi sulle navi.
La maggior parte degli incidenti si verifica nelle aree operative e di stoccaggio dei porti, mentre sulle navi le zone a rischio sono quelle coinvolte nel carico e scarico merci e nella movimentazione dei mezzi.
Claudio Durigon, sottosegretario al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, ha sottolineato l’importanza di risolvere le problematiche dei luoghi di lavoro. Durigon è convinto che con l’intervento di Inail, Assoporti e dell’Autorità portuale di Civitavecchia sia possibile raggiungere l’obiettivo di zero incidenti.
Pino Musolino, presidente della AdSP del Mar Tirreno centro settentrionale, ha sottolineato che per garantire la sicurezza è necessario applicare al 100% le norme italiane. I controlli e le ispezioni possono essere fastidiosi, ma possono prevenire incidenti. Musolino crede che il tempo dedicato ai controlli sia un elemento fondamentale per la tutela della salute.
Nell’accordo è anche prevista la tutela della salute dei lavoratori. Molte delle lesioni derivanti dalla movimentazione di merci nelle attività portuali sono causate da sovraccarico biomeccanico, che può causare patologie muscolo-scheletriche. Il direttore regionale Inail Lazio, Domenico Princigalli, ha sottolineato che grazie a questo protocollo sarà possibile analizzare i rischi e fornire strumenti concreti alle imprese che operano nei porti. Si punta inoltre a migliorare la formazione e la sensibilizzazione dei lavoratori, introducendo strumenti legati all’innovazione digitale.
L’obiettivo finale è contrastare gli infortuni e le malattie professionali, facendo un vero salto di qualità nell’ambito della sicurezza sul lavoro. Il protocollo appena firmato rappresenta un importante passo avanti per garantire la salute e la sicurezza delle persone coinvolte nelle attività portuali. Si tratta di un impegno condiviso tra enti, istituzioni e parti sociali per trovare un equilibrio tra la produttività e le condizioni di lavoro ottimali.