Tabaccai italiani: Indagine Altroconsumo rivela che in metà dei negozi non è possibile effettuare pagamenti con carte o bancomat

La metà dei tabaccai non accetta pagamenti digitali

Un’indagine condotta da Altroconsumo ha rivelato che circa il 50% dei tabaccai rende difficile ai clienti pagare con carte di credito o bancomat. Lo studio, condotto lo scorso settembre in 100 tabaccherie di 10 città italiane, ha ipotizzato l’acquisto di una marca da bollo da 2 euro pagando con la carta. Tuttavia, in circa la metà delle tabaccherie, non è stato possibile effettuare il pagamento con carta. Inoltre, a Milano, un tabaccaio ha addirittura chiesto una commissione per accettare il pagamento con carta.

Obbligo di accettare pagamenti digitali

Secondo Altroconsumo, nel 34% dei casi i tabaccai che hanno rifiutato il pagamento digitale hanno affermato che i valori bollati possono essere pagati solo in contanti. Tuttavia, dal 26 giugno 2021, è obbligatorio accettare i pagamenti elettronici per i valori bollati, i valori postali e i generi di monopolio, come le sigarette. Inoltre, dal 2014, i negozianti sono tenuti ad accettare pagamenti digitali per qualsiasi importo, anche minimo. Nonostante ciò, molti tabaccai continuano a rifiutare i pagamenti digitali, citando commissioni bancarie troppo alte o addirittura applicando commissioni illegali.

La questione delle commissioni bancarie

Altroconsumo sottolinea che la questione delle commissioni bancarie è un ostacolo per i cittadini che desiderano pagare come preferiscono, soprattutto per importi minimi. Nonostante l’obbligo di accettare pagamenti digitali sia in vigore da quasi dieci anni, le sanzioni per chi non lo rispetta non sono mai state applicate fino al 30 giugno 2022. A partire da questa data, chi rifiuta un pagamento digitale può essere soggetto a una sanzione amministrativa di 30 euro, oltre al 4% del valore del pagamento rifiutato. Altroconsumo sottolinea anche la necessità che le commissioni di incasso siano sostenibili per le piccole attività, poiché spesso le commissioni applicate sono troppo elevate per importi minimi.

Soluzioni per contenere i costi delle transazioni elettroniche

A marzo 2021 è stato istituito un tavolo tecnico presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze per trovare soluzioni per ridurre i costi delle transazioni elettroniche, compresi i pagamenti tramite Pos. L’accordo siglato tra diverse associazioni prevede l’invito agli esercenti a ridurre le commissioni per le transazioni di basso valore, cioè non superiori a 30 euro. Tuttavia, l’accordo non impone una riduzione obbligatoria delle commissioni e ha una durata limitata nel tempo. Altroconsumo ritiene che sia necessario un abbassamento significativo, se non l’eliminazione, delle commissioni per i pagamenti fino a 30 euro, che rappresentano la maggior parte delle transazioni quotidiane.

La possibilità di prelevare contanti tramite Pos

La legge di bilancio attualmente in discussione prevede la possibilità di prelevare contanti fino a 250 euro tramite Pos nei negozi di prossimità a partire da gennaio 2024. Tuttavia, non ci sarà un obbligo per gli esercizi commerciali di offrire questo servizio. L’obiettivo è agevolare i piccoli comuni dove gli sportelli bancari stanno scomparendo. Altroconsumo ritiene che questa norma possa semplificare la gestione del contante per i tabaccai, le edicole e i negozi, nonostante i risultati dell’indagine che evidenziano la difficoltà di effettuare pagamenti digitali in queste attività.

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