Tassa sugli utili bancari: Bce preoccupata e monito all’Italia

La Banca Centrale Europea (BCE) ha espresso preoccupazione riguardo alla proposta del governo italiano di introdurre una tassa sugli extraprofitti delle banche. La BCE ha raccomandato un’analisi approfondita delle possibili conseguenze negative per il settore bancario, compreso l’impatto sulla redditività a lungo termine, sull’accesso ai finanziamenti e sulla concorrenza sul mercato.

Secondo la BCE, il decreto-legge che definisce l’imposta straordinaria manca di una spiegazione chiara della sua ragione d’essere. Inoltre, l’assenza di una relazione illustrativa rende difficile comprendere le motivazioni alla base della proposta.

La BCE ha sottolineato che l’imposta potrebbe portare a una frammentazione del sistema finanziario europeo a causa delle diverse imposte che vengono applicate alle banche in diversi paesi. Inoltre, l’introduzione di una tassa retroattiva aumenta l’incertezza fiscale e danneggia la fiducia degli investitori.

L’imposta straordinaria potrebbe anche rendere più costoso per le banche attrarre nuovo capitale e finanziamenti, poiché gli investitori potrebbero essere meno interessati a investire in banche italiane con prospettive incerte. Inoltre, l’imposta potrebbe influenzare il costo del finanziamento per le società non finanziarie e creare incertezza giuridica a causa della sua natura retroattiva.

La BCE ha evidenziato che l’imposta colpirà principalmente le banche di dimensioni minori, che si concentrano maggiormente sull’erogazione di credito, mentre le banche di dimensioni maggiori hanno una proporzione più elevata di reddito basato sulle commissioni.

La BCE ha inoltre ricordato che è importante separare chiaramente i proventi straordinari dalle risorse di bilancio generali del governo, al fine di evitare un utilizzo generale per il risanamento del bilancio. Inoltre, l’aumento dei profitti potrebbe derivare dall’aumento dei tassi di interesse, il che potrebbe comportare un aumento dei costi di finanziamento e delle perdite sui portafogli di titoli bancari.

La BCE ha sottolineato che l’imposta straordinaria è calcolata sul margine di interesse netto anziché sugli utili netti, e ha richiesto una valutazione adeguata di tutti questi fattori al fine di garantire che le banche siano in grado di assorbire eventuali perdite future.

In conclusione, la BCE ha espresso preoccupazione riguardo alla proposta di tassa sugli extraprofitti delle banche in Italia. La BCE ha raccomandato un’analisi approfondita delle possibili conseguenze negative per il settore bancario e ha evidenziato la necessità di separare chiaramente i proventi straordinari dalle risorse di bilancio generali del governo. La BCE ha anche sottolineato l’importanza di valutare adeguatamente l’impatto dell’imposta sugli interessi e il costo del finanziamento.

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