Terremoto Campi Flegrei: Piano di evacuazione in legge ad hoc presto in Cdm, annuncia Musumeci
Il piano di evacuazione dei Campi Flegrei, dove si verificano frequenti terremoti, sarà inserito in una legge specifica che il ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci, intende presentare al Consiglio dei Ministri al più presto. Il ministro ha sottolineato che sarà necessario confrontarsi con il Ministero dell’Economia e delle Finanze per individuare e verificare le risorse finanziarie necessarie, che si aggirano intorno ai milioni di euro. Si tratta di una legge che mira a stabilire misure urgenti per mitigare il rischio nei Campi Flegrei, tenendo conto dell’evoluzione del fenomeno. Musumeci ha precisato che si è consultato con i suoi collaboratori più stretti prima di prendere questa decisione.
Il ministro ha dichiarato di aver fissato un limite di tempo per la legge, che deve essere realizzata nel minor tempo possibile, e che si sta lavorando su di essa da diversi giorni in collaborazione con i dipartimenti di Protezione Civile e Casa Italia. Musumeci ha spiegato che la stesura del piano non sarà semplice, considerando che l’area è caratterizzata da un patrimonio edilizio particolarmente fragile, vulnerabile e densamente popolato. Sarà necessario confrontarsi con le autorità locali, a partire dalla Regione, dal Capoluogo, dalla Città Metropolitana e dai comuni interessati.
Il piano di evacuazione non è una novità, ha affermato il ministro, ma è uno degli obiettivi principali concordati con gli amministratori locali durante un incontro tenutosi due settimane fa a Palazzo Chigi. Sarà attuato solo in caso di necessità e comprenderà un piano di evacuazione, un piano di comunicazione e un piano per la verifica della vulnerabilità delle strutture. Musumeci ha dichiarato che questo piano avrebbe potuto essere realizzato diversi anni fa, ma è importante lavorare in tempi normali, senza farsi influenzare dalle emozioni della popolazione.
Il ministro ha chiarito che un primo piano di evacuazione è stato predisposto tempo fa e ora deve essere rivisto e aggiornato. Anche se potrebbe non essere mai utilizzato in futuro, è importante prevedere tutte le eventualità, senza creare allarmismi ma nemmeno sottovalutare la gravità di un fenomeno che ha causato terremoti anche di magnitudo 4.2. Il ministro ha annunciato che nei prossimi giorni visiterà personalmente la zona per incontrare nuovamente gli amministratori locali e osservare i luoghi maggiormente interessati.