Terremoto di magnitudo 4.9 nell’Appennino: timori nelle aree colpite dalle alluvioni
Un terremoto di magnitudo 4.9 ha scosso l’Appennino tra Toscana e Romagna lunedì mattina, causando paura e danni limitati. L’epicentro si è verificato a Poggiol di Termini, a soli 3 km da Marradi. L’intensità del sisma è stata avvertita fino a Trento e Perugia. Le zone colpite sono le stesse già colpite dall’alluvione di maggio, con il fiume Lamone che scorre dalla Toscana alla Romagna, passando per Marradi.
I sindaci delle città colpite hanno dovuto chiudere le scuole e molti edifici sono stati danneggiati. La ferrovia tra Firenze e Faenza è stata interrotta, così come l’Alta velocità Firenze-Bologna. I sindaci del Forlivese sono particolarmente preoccupati e temono che molte persone dovranno essere sfollate. Ci sono stati crolli di comignoli, tegole e calcinacci, e molte crepe nei muri.
Nonostante i danni, gli edifici sono rimasti in piedi grazie alle buone norme di costruzione. Il governatore dell’Emilia Romagna, Eugenio Giani, ha commentato che gli edifici hanno retto bene rispetto all’intensità del terremoto. Le autorità stanno effettuando controlli per verificare la sicurezza degli edifici e delle case di riposo. Alcune persone sono state evacuate e trasferite in strutture sicure.
La popolazione è ancora spaventata, ma ha imparato a convivere con i terremoti che colpiscono regolarmente quest’area montuosa. La paura non svanisce facilmente, ma la popolazione sa che deve affrontare questa minaccia da secoli.
In conclusione, il terremoto ha causato paura e danni limitati, ma la popolazione è resiliente e sta affrontando la situazione con determinazione. Le autorità stanno lavorando per garantire la sicurezza delle persone e degli edifici colpiti.