Tim: cessione NetCo senza assemblea – pareri legali in arrivo
Il futuro della rete di Tim potrebbe essere influenzato da un incontro tra Vivendi e il Ministero dell’Economia. Questo potrebbe facilitare la cessione dell’asset alla cordata guidata da Kkr, risolvendo le preoccupazioni di Vivendi sul prezzo considerato inadeguato. Inoltre, un consiglio di amministrazione dovrebbe presto prendere una decisione sull’operazione, basata su pareri legali di alto profilo che indicano che non è necessaria un’assemblea per approvare la cessione della rete.
Inizialmente, Vivendi aveva ipotizzato la necessità di un’assemblea straordinaria per il cambio dell’oggetto sociale, ma gli esperti consultati da Tim ritengono che non sia necessario. Quindi, il consiglio di amministrazione potrebbe prendere autonomamente la decisione sulla separazione della rete.
Tuttavia, la decisione sulla separazione della rete è di grande importanza e si era pensato che sarebbe stata presa in un’assemblea. Tim aveva dichiarato che la decisione sarebbe stata presa dopo l’arrivo di un’offerta vincolante. È probabile che il consiglio di amministrazione richiederà una breve proroga per esaminare l’offerta vincolante, che potrebbe essere di un paio di settimane.
La richiesta di una proroga è dovuta al fatto che il Ministero dell’Economia ha firmato un accordo con Kkr per l’ingresso nel progetto con una quota fino al 20%. Questo accordo permetterebbe al Ministero dell’Economia di acquisire una quota equivalente della rete e di Sparkle, che potrebbe essere acquisita completamente in futuro. Il governo ha autorizzato il Ministero dell’Economia a partecipare all’operazione con risorse pari a 2,2 miliardi.
Nel frattempo, Vivendi, che possiede quasi il 24% di Telecom Italia, ha richiesto un incontro con il Ministero dell’Economia per discutere del futuro della rete. Vivendi si è sempre opposto alla cessione dell’asset, ritenendo che le valutazioni circolate (Kkr avrebbe offerto più di 20 miliardi più 2 di earn out) non fossero adeguate. Vivendi ha sempre indicato una cifra vicina ai 30 miliardi.