Tragedia in Marocco: Un racconto dall’Umbria sulla perdita di 18 parenti
Hanane Chattabi, una cittadina marocchina che vive a Foligno da una ventina di anni, ha condiviso un racconto drammatico riguardo al terremoto che ha colpito il Marocco. Ha perso ben 18 parenti e la sua cara amica Fatima, insieme alla sua figlia di 14 anni. I suoi cugini e zii si trovavano nei villaggi più colpiti dal sisma, vicino a Marrakech.
Fortunatamente, il padre di Hanane sta bene e la sua casa non ha subito danni. Tuttavia, uno dei suoi fratelli è stato miracolosamente salvato. Pochi giorni prima del terremoto, era partito per una vacanza e la sua casa è stata completamente distrutta. Per fortuna, non c’era nessuno all’interno.
Oltre al dolore per la perdita dei parenti, Hanane ha sofferto molto per la morte della sua amica. Ancora fatica a credere a tutto ciò che è successo. Quando le è stato comunicato che Fatima era tra le vittime, si è sentita crollare il mondo addosso. Erano cresciute insieme. Hanane lavora come operatrice socio sanitaria.
Fatima e sua figlia non abitavano nella zona colpita dal terremoto. Erano andate a casa di una zia qualche giorno prima e lì hanno perso la vita. Hanane sottolinea che le notizie che arrivano dai telegiornali a volte non raccontano accuratamente la situazione. I suoi amici che vivono a Marrakech parlano di una catastrofe senza precedenti e hanno bisogno di aiuto. Non capisce perché il Marocco non accetti ancora gli aiuti di tutti i Paesi, ma sa che è necessario sostenere il paese per riprendersi da questa catastrofe.
Hanane e altri rappresentanti della comunità marocchina stanno cercando di fare tutto il possibile per aiutare il loro popolo, ma hanno bisogno di supporto a livello nazionale. Secondo quanto raccontato da Hanane, manca tutto, persino il latte per i bambini. Se avesse la possibilità, sarebbe pronta ad andare immediatamente in Marocco per offrire il suo aiuto. Il suo cuore è ora più che mai con il Marocco.
(Articolo originale: “Nel terremoto in Marocco ho perso 18 parenti e la mia amica del cuore, Fatima, morta assieme alla sua figlia di 14 anni”: è un racconto drammatico quello che fa all’ANSA Hanane Chattabi, cittadina marocchina che da una ventina di anni vive a Foligno. “I miei cugini, e i miei zii erano nei villaggi più colpiti dal sisma, vicino a Marrakech”, aggiunge.
“Il mio papà fortunatamente sta bene – sottolinea Chattabi – e anche la sua casa non ha riportato danni, invece uno dei miei fratelli è stato davvero miracolato. Qualche giorno prima del terremoto era partito per una vacanza, la sua casa è stata rasa al suolo, meno male che dentro non c’era nessuno”.
Al dolore per aver perso i parenti, si è aggiunto quello per la sua amica. “Faccio fatica ancora a credere che sia accaduto tutto questo. Quando martedì sera mi è stato detto che tra le vittime c’era anche Fatima mi è caduto il mondo addosso, siamo cresciute insieme”, racconta Hanane, una operatrice socio sanitaria. “Lei con la figlia – aggiunge – non abitavano in quel territorio, erano andate qualche giorno fa a casa di una zia ed hanno trovato la morte”.
“Le notizie che arrivano attraverso i telegiornali – dice ancora la donna – a volte non raccontano bene la situazione, i miei amici che vivono a Marrakech parlano di una catastrofe senza limiti e hanno bisogno di aiuti. Non comprendo bene perché il Marocco ancora non accetti quelli di tutti i Paesi, ma so che ha bisogno di essere supportato per riprendersi da questa catastrofe”.
“Assieme ad altri rappresentanti della comunità marocchina stiamo cercando, nel nostro limite, di fare qualcosa per la nostra gente, ma qui servono dei sostegni nazionali”, aggiunge ancora Chattabi. “Da quello che mi raccontano – aggiunge – manca tutto, anche il latte per i bambini. Se avessi la possibilità di farlo andrei immediatamente giù a dare un aiuto, il mio cuore adesso più che mai è in Marocco”.)
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