“Trippella (Philip Morris): Tracciabilità capillare per il monitoraggio accurato del prodotto”
Philip Morris e la sua integrazione verticale nel settore del tabacco
Nel 2011, Philip Morris ha preso una decisione importante per il suo business nel settore del tabacco: ha scelto di integrarsi verticalmente. Questo significa che l’azienda ha deciso di acquistare il tabacco direttamente dai coltivatori, senza alcuna intermediazione. Per fare ciò, Philip Morris ha stretto una partnership con la Coldiretti, un’organizzazione italiana che rappresenta gli interessi degli agricoltori.
Durante la presentazione del “2° Rapporto sul commercio illecito nel settore tabacco e E-cig” a Roma, Cesare Trippella, Head of Leaf UE Philip Morris, ha spiegato che questa decisione ha portato alla definizione di regole comuni che sono diventate delle best practice non solo per l’azienda stessa, ma anche per l’intera filiera del tabacco in Europa.
Le regole che sono state stabilite sono trasparenti e sicure, e garantiscono un controllo accurato e una tracciabilità completa del prodotto lungo tutto il suo percorso, dalla produzione fino all’utilizzo nella manifattura. Questo controllo end-to-end permette di monitorare il tabacco in ogni fase del processo, assicurando la qualità e l’integrità del prodotto finale.
Grazie a questa integrazione verticale e alle regole stabilite, Philip Morris è riuscita a creare un sistema efficiente e affidabile per la gestione del tabacco. Questo sistema è diventato un esempio da seguire per l’intera filiera del tabacco in Europa, contribuendo a garantire la legalità e la qualità dei prodotti offerti sul mercato.
In conclusione, l’integrazione verticale di Philip Morris nel settore del tabacco ha portato a una maggiore trasparenza, sicurezza e controllo lungo tutta la filiera produttiva. Le regole stabilite sono diventate delle best practice per l’intera industria del tabacco in Europa, contribuendo a contrastare il commercio illecito e garantendo la qualità dei prodotti offerti ai consumatori.