Ucraina: Kiev acquisisce missili Atacms, impatto sulla guerra
Gli Stati Uniti invieranno all’Ucraina una “piccola quantità” di missili a lungo raggio Atacms (Army Tactical Missile System). Questa fornitura, seppur limitata, potrebbe avere un impatto significativo sulla guerra in corso contro la Russia.
Funzionari dell’amministrazione Usa hanno annunciato questa svolta, che è arrivata quasi a sorpresa per Kiev. In precedenza, il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca aveva affermato che il presidente non avrebbe fornito gli Atacms all’Ucraina, ma aveva lasciato aperta la possibilità per il futuro. Tuttavia, ora è stato deciso di consegnare una quantità limitata di questi missili, anche se i dettagli precisi non sono stati ancora specificati.
I missili Atacms rappresentano una nuova risorsa per l’esercito ucraino, poiché possono colpire obiettivi fino a 300 km di distanza e possono modificare la traiettoria in volo per evitare di essere intercettati. Prodotti dalla Lockheed Martin, questi missili tattici terra-terra sono compatibili con i veicoli cingolati Multiple Launch Rocket System (Mlrs) e con il sistema High Mobility Artillery Rocket System (Himars), già utilizzati dalle forze armate ucraine.
La potenza e la precisione di fuoco degli Atacms rappresentano un vantaggio significativo per l’Ucraina, che può ora intensificare la controffensiva in corso verso Est e verso Sud.
Gli Atacms sono missili guidati a lungo raggio che offrono ai comandanti operativi una potenza di fuoco immediata per vincere battaglie in profondità. Sono lunghi quattro metri e hanno un diametro di 610 millimetri. Ogni missile è confezionato in una capsula di lancio simile a quella utilizzata dall’Mlrs e viene lanciato dalla famiglia di lanciatori Mlrs. Il prezzo unitario è stimato a oltre 1 milione di dollari. Oltre agli Stati Uniti, gli Atacms sono utilizzati da otto Paesi, tra cui Polonia, Romania e Grecia.
Questi missili sono stati ampiamente utilizzati nelle guerre terrestri, come nell’Operazione Desert Storm del 1991 e nell’Operazione Iraqi Freedom del 2003. Ora, l’Ucraina potrà beneficiare di questa tecnologia avanzata per contrastare l’aggressione russa.