Ucraina, Trump e il piano per ‘dopo Zelensky’: lo scenario

(Adnkronos) –
Donald Trump lavora a un piano per sostituire Volodymyr Zelensky alla guida dell'Ucraina. Colloqui segreti fra quattro personalità dell'entourage del presidente americano ed esponenti dell'opposizione al leader ucraino – l'ex Premier Yulia Tymoshenko, e rappresentanti del partito dell'ex Presidente Petro Poroshenko, Solidarietà europea – si sono tenuti di recente per parlare della possibilità di organizzare elezioni presidenziali in Ucraina in tempi rapidi, subito dopo l'eventuale dichiarazione di un cessate il fuoco ma prima della conclusione dei negoziati di pace. E' il quadro che Politico delinea, citando fonti ucraine e americane, mentre in Ucraina il tema delle elezioni, congelate dalla legge marziale, non è all'ordine del giorno. Dopo la débacle dello Studio ovale della scorsa settimana, che ha ricompattato gli ucraini intorno al loro presidente e lo stop di Washington agli aiuti militari e alla condivisione di informazioni di intelligence, sono mutate radicalmente le relazioni di Kiev con gli Stati Uniti. Trump è convinto, contro il risultato dei sondaggi recenti, che Zelensky, definito un "dittatore" e maltrattato alla Casa Bianca la scorsa settimana, perderebbe le elezioni a causa della effettiva stanchezza degli ucraini per la guerra. Il segretario del Commercio Howard Lutnik ha negato che Trump voglia intromettersi nella politica ucraina ma le parole del presidente suggeriscono il contrario. La posizione dell'Amministrazione Usa coincide sul tema delle elezioni con quella del Cremlino. Il 44% degli ucraini sosterrebbe Zelensky per un nuovo mandato, emerge da un sondaggio condotto dopo lo scontro dello Studio Ovale dal britannico Survation. A seguire, a distanza di più di 20 punti percentuali, c'è l'ex capo di stato maggiore Valery Zaluzhny, spedito in esilio a Londra come ambasciatore ucraino. Poroshenko riceverebbe solo il 10% dei voti, Tymoshenko il 5,7. Sia Tymoshenko che Poroshenko si sono espressi pubblicamente contro la convocazione di elezioni prima dello stop ai combattimenti, così come un altro dei possibili contendenti, il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko. Tuttavia "l'entourage di Poroshenko e Yulia parlano al mondo di Trump, posizionandosi come persone con cui è facile lavorare. Persone che accoglierebbero molte delle cose su cui Zelensky si oppone", spiega un esperto di politica estera repubblicano in una intervista a Politico. "Cominciamo a vedere alcune fazioni politiche muoversi. Stanno cercando di stabilire relazioni informali o usare le relazioni che hanno con il Partito repubblicano o con l'entourage di Trump per indicare la loro disponibilità a lavorare con Washington. Stanno esibendo un comportamento indipendente per mostrare a Trump che sono pronti a partecipare al suo gioco. Le élite si sentono molto disorientate e sotto choc perché capiscono molto chiaramente che senza il sostegno degli Stati Uniti l'Ucraina sarà sconfitta", commenta Ruslan Bortnik, direttore dell'Istituto di Politica ucraina. Il presidente della Rada, Ruslan Stefanchuk, del partito di Zelensky, e Dmytro Razumkov, uscito dal partito e ora deputato indipendente, hanno chiesto la convocazione di una sessione della Camera per istituire una commissione dedicata alle relazioni con gli Stati Uniti. Razumkov si è molto esposto cercando di coinvolgere i giovani con meno di 25 anni.
Due terzi degli ucraini chiedono negoziati e vogliono finire la guerra. La metà di loro sono pronti anche ad accettare concessioni significative da parte dell'Ucraina e l'altra metà pronta a un cessate il fuoco immediato. Solo un quarto degli ucraini, fra cui in larga misura i militari e i loro familiari, vuole continuare la guerra, emerge dai sondaggi commissionati dall'Istituto di politica. "A Trump non interessa se in Ucraina si svolgono o meno elezioni. E' la narrativa di Putin. L'obietivo di Putin. Trump viene usato da Putin per imporre elezioni all'Ucraina con il solo obiettivo di indebolirci dall'interno. Vuole rimuovere Zelensky perché è un simbolo della nostra resistenza. Putin capisce che una campagna elettorale durante la guerra sarebbe distruttiva per la nostra unità e la nostra stabilità", riassume Oleksandr Merezhko, presidente della Commissione esteri della Verkhovna Rada.
Tymoshenko, che a gennaio aveva incontrato l'inviato speciale per l'Ucraina e la Russia di Trump, Keith Kellogg a margine di una conferenza a Parigi, sta operando per convincere deputati a cambiare fazione per alterare la maggioranza parlamentare. Fra i volti nuovi della politica interna ucraina, c'è Gennadiy Druzenko, organizzatore di un ospedale mobile. Potrebbe candidarsi a una elezione anche il direttore dell'intelligence militare Kyrylo Budanov, che gode di più fiducia rispetto a Zelensky ma non rispetto a Zaluzhny. Non ci sono più esponenti direttamente filo russi in giro, a parte il deputato Yuri Boikov, ex leader della Piattaforma per la vita. Ma permane uno zoccolo duro di politici che denunciano le pressioni contro l'uso della lingua russa e contro la Chiesa ortodossa che fa capo al Patriarcato di Mosca, come il deputato Sergei Levochkin, il sindaco di Odessa, Gennadiy Trukhanov, contrario al cambiamento della toponomastica associata alla Russia e all'Urss, gli ex zelenskyani Oleksiy Arestovych, Artem Dmytruk e Oleksandr Dubinsky. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)