Vaccino Covid a Roma: indicazioni e target di età (25-60 anni)
Lo Spallanzani di Roma ha ricevuto il nuovo vaccino anti Covid-19, specificamente formulato per la variante XBB 1.5 di Sars-CoV-2 o ‘Kraken’. Secondo l’Inmi di Roma, l’obiettivo della nuova campagna di vaccinazione è proteggere le persone anziane, fragili, le donne in gravidanza e gli operatori sanitari da forme gravi di Covid-19 e ospedalizzazioni. Anche i familiari e i conviventi di persone fragili possono richiedere il vaccino.
I nuovi vaccini possono essere utilizzati come richiamo dopo 6 mesi dall’ultima dose di vaccino o infezione, ma è possibile anche un intervallo inferiore di almeno 3 mesi. È possibile somministrare i vaccini contemporaneamente ad altri, come l’antinfluenzale.
Le aziende sanitarie e gli ospedali sono pronti a iniziare la campagna di vaccinazione contro Covid-19. Il presidente della Fiaso, Giovanni Migliore, invita le aziende a promuovere attivamente la vaccinazione tra medici, infermieri e tutto il personale sanitario. È importante che il messaggio sull’efficacia del vaccino raggiunga tutte le categorie a cui è raccomandato, anche attraverso i medici di medicina generale che possono somministrare contemporaneamente il vaccino antinfluenzale e anti Covid.
Il nuovo vaccino di Pfizer, sviluppato appositamente per contrastare la variante XBB 1.5, è raccomandato per persone di età pari o superiore a 60 anni, ospiti di strutture per lungodegenti, donne in qualsiasi fase della gravidanza o postpartum, operatori sanitari e sociosanitari, studenti di medicina e professioni sanitarie in tirocinio e persone con fragilità a causa di patologie. È anche consigliato per familiari, conviventi e caregiver di persone fragili. Inizialmente, durante la fase di avvio della campagna, si darà priorità alle persone di età pari o superiore a 80 anni, agli ospiti di strutture per lungodegenti, alle persone con fragilità e agli operatori sanitari e sociosanitari.
L’epidemiologo Pier Luigi Lopalco esprime perplessità sulle indicazioni istituzionali per la campagna di vaccinazione. Secondo lui, il problema non è la mancanza di adesione da parte dei novax, ma la quantità limitata di vaccino disponibile. Lopalco sottolinea che la nuova circolare è simile a quella precedente e che al momento abbiamo a disposizione un solo vaccino, in quantità limitate. Questo potrebbe influire sull’adesione alla vaccinazione.