Violenza di genere: Daniela Morfino e la sua lotta per il riconoscimento delle donne vittime – La battaglia continua
Daniela Morfino, deputata del Movimento 5 Stelle e membro della commissione d’inchiesta sui femminicidi, ha avuto un momento di commozione oggi in aula mentre ricordava di aver subito delle violenze. Nonostante ciò, Morfino ha sottolineato che ciò che conta non è la sua storia personale, ma il valore che essa può avere per tutte le donne che hanno vissuto o vivono ancora violenze simili.
L’esperienza traumatica di Daniela Morfino ha avuto un impatto significativo sul suo impegno politico, portandola a far parte della commissione d’inchiesta sui femminicidi e a dedicare il suo mandato parlamentare alla lotta contro la violenza di genere. Morfino ritiene che questa sia una battaglia di civiltà che coinvolge tutti, donne e uomini, senza distinzione, perché ogni donna che subisce violenza rappresenta un fallimento per l’intera società.
Daniela Morfino si è dichiarata colpevolizzata in seguito alle violenze subite, anche da persone vicine. Questo fenomeno è comune e rappresenta una seconda ferita ancora più dolorosa della prima, poiché attribuisce la responsabilità a chi ha subito violenza. Tuttavia, Morfino sottolinea l’importanza di consolidare una rete di protezione per le donne che denunciano, sviluppare reti sociali di assistenza e di mutuo aiuto e fornire risorse per far sì che la scuola pubblica giochi un ruolo fondamentale in questo percorso culturale.
Dopo il suo intervento in aula, Daniela Morfino ha ricevuto solidarietà particolari che l’hanno colpita, soprattutto da donne che non conosce personalmente ma che si sono identificate con le parole pronunciate da Morfino. Questi messaggi hanno toccato emotivamente la deputata.
Di fronte a notizie come quella della donna uccisa, Marisa Leo, la deputata riflette sul lungo cammino verso la parità e l’eradicazione completa della violenza. Tali episodi devono far sentire ognuno di noi coinvolti e responsabili, poiché rappresentano un abisso di solitudine, emarginazione e violenza che la società non può tollerare. Daniela Morfino insiste sul fatto che quella donna uccisa era una sorella, una madre, una figlia di ciascuno di noi.
Riguardo alle dichiarazioni del marito della premier sul fatto che le donne non dovrebbero ubriacarsi, Morfino afferma che tali commenti offendono prima di tutto l’uomo stesso, oltre a tutte le donne. Questo tipo di mentalità attribuisce la colpa alle donne, ignorando la responsabilità degli uomini nel perpetrare violenze.