Virus sinciziale: cos’è e sintomi, un pericolo per i bambini dai 25 ai 60 anni
Il virus respiratorio sinciziale (Rsv) è la principale causa di bronchiolite e polmonite nei bambini sotto i due anni, anche se può colpire bambini di qualsiasi età. È un virus molto diffuso e contagioso, che provoca epidemie annuali simili all’influenza. Si trasmette principalmente attraverso l’inalazione di goccioline generate da starnuti o tosse, o tramite il contatto diretto con le secrezioni nasali infette. Il periodo di maggior contagiosità va da novembre ad aprile, con un picco tra gennaio e marzo. L’incubazione del virus dura circa 4-6 giorni.
Nei neonati e nei bambini piccoli, il Rsv spesso si presenta come un raffreddore lieve. Tuttavia, nei bambini sotto i 3 anni, può progredire verso le vie respiratorie inferiori, causando tosse e respiro sibilante. In alcuni casi, l’infezione può evolvere in una grave malattia respiratoria chiamata bronchiolite, che richiede l’ospedalizzazione per assistere la respirazione del bambino. L’Rsv è la principale causa di infezioni respiratorie acute nei bambini di tutto il mondo, e può causare sintomi come rinite, otite, bronchite e polmonite. Secondo l’OMS, si stima che ogni anno ci siano circa 64 milioni di infezioni da Rsv e 160.000 morti.
Per prevenire l’infezione da Rsv, le linee guida internazionali e nazionali raccomandano che i bambini ad alto rischio, come quelli prematuri o con malattie cardiache, polmonari o neuromuscolari, ricevano il farmaco Palivizumab. Questo farmaco, somministrato mensilmente durante la “stagione” del Rsv, non è un vaccino, ma riduce la gravità della malattia e abbrevia il tempo di ricovero in ospedale. È importante che tutte le persone in contatto con un bambino fragile si lavino sempre le mani con acqua calda e sapone prima di toccarlo. Inoltre, è consigliabile tenere il bambino lontano dal fumo e da luoghi affollati come i centri commerciali. Infine, è fondamentale consultare il pediatra per decidere se inserire o meno un bambino fragile al nido durante il periodo epidemico.