Voto in condotta e bullismo: nuove misure per contrastare il problema nella scuola
Il Governo e il Parlamento stanno prendendo in considerazione alcune importanti riforme nel settore dell’istruzione. Il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha annunciato che la riforma del voto in condotta e dell’istruzione tecnico professionale sarà presentata al consiglio dei ministri il prossimo 18 settembre. L’obiettivo è rendere la formazione tecnico professionale più attuale e appetibile per il mercato del lavoro. Inoltre, il 25 settembre verrà discusso in Aula un progetto di legge che mira ad aumentare le pene per chi commette atti di violenza contro i docenti o gli altri studenti.
Con la riforma del voto in condotta, si prevede che il comportamento degli studenti avrà un peso maggiore nella valutazione complessiva. Il voto in condotta sarà ripristinato alle scuole medie e influenzerà i crediti necessari per l’ammissione all’Esame di Stato. Inoltre, sarà possibile bocciare gli studenti che commettono gravi e ripetute violazioni del Regolamento di Istituto. Chi otterrà un voto di 6 per la condotta avrà un debito scolastico in Educazione civica, che dovrà essere recuperato a settembre con una verifica sui valori costituzionali e di cittadinanza. Per quanto riguarda le sospensioni, fino a 2 giorni non comporteranno l’allontanamento dalla scuola, ma richiederanno maggiore impegno e studio. Se la sospensione supera i 2 giorni, lo studente dovrà svolgere attività di cittadinanza solidale presso strutture convenzionate, attività che potranno continuare se deciso dal consiglio di classe.
Il progetto di legge di Rossano Sasso mira invece a inasprirle le pene per chi commette violenze contro gli insegnanti. L’obiettivo è chiaro: “Chi tocca un insegnante, tocca lo Stato”. Nel frattempo, oggi si è verificato un incidente in un istituto di Milano, dove una caldaia è esplosa. Fortunatamente non ci sono stati feriti, ma circa 240 bambini e 25 membri del personale scolastico sono stati evacuati. Inoltre, è stata annunciata un’importante notizia riguardante i fondi per l’istruzione. La nuova programmazione di fondi Pon è stata aumentata di un miliardo, portando le risorse totali per l’istruzione a quasi 4 miliardi di euro.
Il ministro Valditara intende destinare un miliardo di euro per potenziare l’Agenda sud, estendendola anche alle periferie del centro nord, per pagare i docenti che offrono supporto extra curricolare e per il Piano estate, che mira a rendere la scuola un centro di aggregazione per la comunità. Nel settore universitario, dopo aver denunciato le irregolarità nell’accesso ai corsi di Medicina, lo studio legale Leone-Fell & C. ha presentato un ricorso collettivo al Tar del Lazio per i primi 350 ricorrenti. Infine, la ministra dell’Università, Anna Maria Bernini, ha annunciato che il ministero ha censito gli immobili disponibili per affitti a prezzi accessibili. Sono stati individuati 400 immobili, per un totale di circa 80.000 posti letto.
Queste riforme e notizie sono di grande importanza per il sistema educativo italiano e per gli studenti di tutte le età. Il Governo e il Parlamento stanno lavorando per migliorare l’istruzione e garantire un ambiente sicuro e positivo per gli studenti e gli insegnanti.
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