Zaia si unisce alla critica sui Cpr: incontro tra Piantedosi e Bonaccini
Dopo le critiche dei governatori di sinistra, anche dal campo del centrodestra arrivano opinioni contrarie all’ipotesi di creare nuovi Centri per il rimpatrio (Cpr). Secondo il governatore del Veneto, Luca Zaia, questa soluzione non risolverebbe i problemi legati all’immigrazione. Zaia spiega che quest’anno ci saranno circa 140-150mila persone che dovranno essere rimpatriate, mentre l’Italia riesce a farlo solo con 3.500-4.000 persone all’anno. Secondo Zaia, è necessario fermare questo flusso migratorio, che sembra inarrestabile, intervenendo a livello europeo.
Nello stesso periodo, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha incontrato il presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, per discutere della questione migranti. Bonaccini ha criticato il governo per non essere stato preparato su questo tema e ha sottolineato che gli sbarchi sono raddoppiati. Durante l’incontro non si è parlato dei Cpr, ma entrambi hanno concordato che sia necessario potenziare l’accoglienza diffusa. Bonaccini ha chiesto che la Conferenza delle Regioni si riunisca con il ministero per capire cosa sta succedendo e come procedere.
Anche il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha chiesto chiarezza sull’ipotesi di creare un centro di accoglienza per ogni regione. De Luca afferma di non avere informazioni sulle modalità di realizzazione di questi centri e chiede spiegazioni in merito.
Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, invece, si oppone alla creazione di nuovi centri e sostiene che servono accordi bilaterali per gestire l’immigrazione.
Nel frattempo, a Lampedusa, l’hotspot sta svuotandosi dopo le difficoltà degli ultimi giorni. Rimangono ancora 326 migranti, tra cui 171 minorenni accompagnati. I 400 migranti trasferiti su disposizione della Prefettura di Agrigento raggiungeranno Porto Empedocle su un traghetto di linea.
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